Homo hierarchicus. Il sistema delle caste e le sue implicazioni by Louis Dumont & D. Frigessi

Homo hierarchicus. Il sistema delle caste e le sue implicazioni by Louis Dumont & D. Frigessi

autore:Louis Dumont & D. Frigessi [Dumont, Louis & Frigessi, D.]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Antropologia, Social Science, Società e scienze sociali, Cultural & Social, Anthropology
ISBN: 9788845907210
Google: 5FreAAAACAAJ
editore: Adelphi
pubblicato: 1991-01-02T00:00:00+00:00


7. Il re dell'abbondanza: Prthu.

Mentre Manu, primo re per convenzione, è calato nell'epoca presente del mondo, l'epoca Kali, il primo re consacrato, Prthu, ci rimanda alla prima epoca, l'epoca "krta". Secondo l'epopea e i Purana, i saggi, i rishi, estraggono il suo corpo risplendente dal cadavere di Vena, ma, al contrario di Vena, egli manifesta immediatamente sottomissione ai valori brahmanici, pur partecipando della natura degli dèi in quanto "naradeva". Una volta lodato e consacrato, egli si impadronisce della terra, la vacca dell'abbondanza, e ne distribuisce i prodotti in maniera al tempo stesso generosa e gerarchica (Dumézil). La terra è spesso nominata "prthivi", da Prthu, e lo stesso avviene per le oblazioni dette "partha" che, precedendo e seguendo nel rituale la consacrazione del re, mirano a produrre l'abbondanza. L'ordine sociale e la generosità della natura vanno insieme. Notiamo anche che, se l'efficacia del re è legata alla volontà dei sudditi, al tempo stesso Prthu "può dare tanto perché egli prende prima in possesso e a discrezione tutto" (Dumézil, "Mitra-Varuna", cit., p. 61) in nome o comunque a beneficio di tutti. Tra gli dèi, Prthu fa pensare a Soma, anch'egli re e dio della vegetazione, Soma, la linfa nutrice che, come qui il latte della vacca-terra, assicura il perpetuarsi .di tutti gli esseri.

Si potrebbe immaginare che il carattere cosmico di Prthu sia un carattere isolato, forse una sopravvivenza nel periodo classico di un mondo di concetti e di credenze arcaici. Niente affatto, e si può seguire nella letteratura la persistenza di tali concetti, particolarmente in relazione con la pioggia e con la terra. Un Brahmana associa la pioggia e la legge: pioggia e ordine, disordine e siccità vanno insieme {"Shat. Br.", XI, 1, 6, 24). Più tardi, nella leggenda di "Trishanku" (o Satyavrata, qui sopra) come in quella di "Devapi", il regno di un sovrano illegittimo è contraddistinto dalla siccità. Nei Jataka, il re produce la pioggia, e vi è un apposito rituale regale. D'altra parte, anche nella Smriti e, inaspettatamente, in relazione con i diritti sul suolo, il re è spesso visto come lo sposo della terra e in quanto tale chiamato "Parthiva". Il Vishnu Purana indica il regno del fratello minore al posto del primogenito, "Devapi", con lo stesso termine che indica il matrimonio, irregolare, del fratello minore, avvenuto prima di quello del primogenito ("parivettr"). Inoltre, quando il re è sul punto di fare dono della terra ("Ait. Br.", VIII, 21), o quando essa è priva del suo normale padrone, e "Parashurama" l'affida al Brahmano "Kashyapa", la Terra si lamenta amaramente o sparisce negli abissi. Nell'ultimo caso, gli Kshatriya sono stati sterminati, occorre scoprire i loro discendenti e metterli sul trono perché l'ordine delle cose sia ristabilito.

In conclusione, mentre lo kshatra, o il re, è stato spossessato delle funzioni religiose propriamente dette, o se vogliamo delle funzioni religiose "ufficiali", al tempo stesso ci sono, al centro del concetto di regalità, nozioni elementari di natura magico-religiosa che non sono state "usurpate" dal Brahmano. Al di sotto del livello brahmanico ortodosso, ne



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